L’accusa di pedofilia è facilissima da muovere e da essa è difficilissimo difendersi. E’ facile da fare perché chiunque prova l’impulso di accarezzare un bambino, il che – ad occhi malevoli – viene visto come segno di pedofilia. Può essere fatta per eliminare un prete scomodo: scomodo perché troppo progressista o troppo tradizionalista, perché lotta contro la mafia e la camorra (è successo). Infine denunce per futili motivi o per ripicche personali. Se infondata, l’accusa di pedofilia significa, semplicemente, la rovina di una persona. Negli USA, le cause per pedofilia sono la maggioranza: sono un business milionario per gli avvocati, alcuni dei quali si fanno pubblicità così: “Volete diventare milionari? Iscrivete vostro figlio ad una scuola cattolica”. E’ poi difficilissimo difendersi da questa accusa perché – giuridicamente – non è ammessa la prova negativa: come faccio a dimostrare di non essere un pedofilo? Ma vediamo, nel caso di un vero prete pedofilo, cosa può fare “La Chiesa”.
Il Codice di Diritto Canonico del 1917, can.2359 § 2, puniva gravemente il pedofilo, comminandogli anche la sanzione dell’ “infamia” (privazione di ogni stipendio o pensione ecclesiastica, perdita di qualsiasi ufficio ecclesiastico etc..), fino alla deposizione; nel 1922 il Sant’Uffizio legiferava contro il “crimen pessimum”; nel Codice del 1983, il can.1395 § 2 sanziona il crimine fino alla dimissione dalla stato clericale; nel 2001 con la Lettera Apostolica Sacramentorum Sanctitatis Tutela si considera pedofilo chi agisce contro il minore di anni diciotto, la prescrizione decorre da quando il minore compie 18 anni; nel 2010 Papa Benedetto XVI modificava la disciplina, portando la prescrizione da dieci a venti anni, con facoltà di deroga (a tempi più lunghi), il tribunale può essere composto da laici, si può procedere per decreto, senza processo giudiziale, e si può presentare domanda direttamente al Papa, per la dimissione dallo stato clericale; la condanna per reati contro il minore viene estesa al caso del maggiorenne con problemi mentali; si introduce il reato di possesso di materiale pedo-pornografico. Nel 2014 viene istituita la Pontificia Commissione per i Minori ed il 10.6.2015 Papa Francesco ha approvato la proposta di punire i Vescovi che non procedano, in via canonica, sulle denunce.